Se vogliamo allinearci alle stagioni per andare incontro al mantenimento del nostro benessere e della nostra salute dobbiamo tenere ben presente un principio ayurvedico fondamentale, ossia che “il simile accresce il simile” quindi, per ottenere un equilibrio, dobbiamo seguire un’alimentazione e uno stile di vita con qualità (guna) opposte a quelle che caratterizzano la stagione a cui andiamo incontro.
Il miglior modo per conoscere i modelli stagionali è ovviamente osservare l’ambiente che ci circonda, stabilire se è caldo, freddo, secco o umido.
Fatto questo per passare indenni attraverso i cambiamenti stagionali è bene giocare d’anticipo, ovvero ridurre quella qualità (guna) che sta per andare in disequilibrio.
Ecco perché si dice sempre che è bene conoscere ed essere consapevoli di come funzioniamo noi e il nostro habitat per tendere ad un equilibrio dinamico, perché tutto, il dentro e il fuori di noi, è in continuo movimento.
Routine autunnale
L’elemento predominante è l’Aria, quindi leggerezza, secchezza e freddezza, qualità (guna) che tendono ad aggravare Vata regola il sistema nervoso, i livelli di umidità corporea, la capacità di digerire bene il cibo eliminando le tossine, e anche il rilassamento.
L’accumulo di tossine o cibo non digerito (ama) e l’aumento del dosha Vata porta sicuramente a malattie, come ad esempio le artriti. Quindi la regola fondamentale in questo passaggio di stagione per salvaguardare la salute è mantenere pulito il tratto gastrointestinale, limitare l’esposizione al vento freddo e alla secchezza, adottare uno stile di vita regolato.
Oltre a questo bere acqua ayurvedica o acqua cotta per pulirci dentro, magari con un pizzico di zenzero fresco aggiunto in cottura ci aiuta ad aumentare il fuoco digestivo, ricevere dei massaggi con olio adatto ad esempio Mahanarayana per contrastare secchezza e rigidità alle giunture e tensioni muscolari.
Altro suggerimento è assumere quegli alimenti che in natura ci aiutano a mantenere il dosha Vata in equilibrio, come uva, fichi, mele, zucca, cime di rapa, cipolle e soprattutto preferire i cibi cotti, caldi, ben aromatizzati e speziati, limitando quelli crudi, le bevande fredde, cibi fermentati e lievito perché aumentano l’aria.
Un altro buon consiglio è quello di andare a dormire a stomaco possibilmente vuoto, per evitare che durante il sonno con il metabolismo rallentato il cibo rimanga appunto “indigerito” e si trasformi in accumulo di tossine. Questo vale sempre e comunque.
Routine invernale
In questa stagione si va incontro al riposo, alla conservazione e alla preparazione, quindi ci si rivolge al “dentro di noi”. Gli elementi predominanti sono Terra e Acqua e le qualità presenti in stagione come freddo, nuvoloso, umido aggravano il Dosha Kapha e il freddo prolungato aggrava anche il Dosha Vata.
Si consiglia di dormire un po’ più del solito, di fare dei gargarismi orali con olio di sesamo e di oleare anche il naso con Anutaila, bere acqua calda e zenzero.
Alimentarsi con cibi caldi e delicatamente speziati (ad es. cannella, chiodi di garofano, noce moscata) per ridurre Kapha e leggermente salati per non aggravare Vata. Va benissimo anche bere tisane calde durante la giornata.
Ottimo ricevere anche massaggi Abhyanga con oli Kapha caldi per contrastare la tendenza stagionale e non soffrire di infreddimento, giunture doloranti e spalle fredde, ed a seguire una bella doccia calda.
Routine primaverile
La stagione primaverile è il periodo della crescita, del nuovo che arriva, del potenziale che si manifesta dopo il gelido inverno. Il Kapha accumulato con il freddo intenso, la piovosità e l’umidità deve essere smaltito prima che lo scioglimento in arrivo non procuri ulteriori accumuli ed intasamenti interni, come accade in natura con le alluvioni.
Il consiglio è di svegliarsi presto al mattino, di praticare una vigorosa frizione su tutto il corpo per stimolare la circolazione linfatica di modo che ogni accumulo di tossina vada verso il cuore e da cui verso il fegato e reni per essere eliminate.
Ottima anche il massaggio a secco con polveri erbali sempre per regolare il sistema linfatico, e se possibile ricevere trattamenti Svedana o di calore.
Alimentazione leggera, preferire sapori amaro pungente ed astringente, come asparagi spezie e legumi, riducendo molto i sapori dolce acido e salato.
Routine estiva
L’elemento che prevale è il Fuoco quindi vi è calore, secchezza e luminosità, qualità che incrementano Pitta Dosha e con il passar del tempo iniziano ad aggravare anche Vata.
Il calore esterno disturba il calore interno che viene portato in superficie provocando sintomatologie infiammatorie. E’ il momento di calmare Pitta Dosha mahari ricevendo massaggi con olio rinfrescante come l’olio di cocco, svegliandosi presto al mattino per godere della rugiada ancora presente. Avere cura degli occhi, una delle sedi di Pitta Dosha, magari con l’acqua di rose.
Alimentarsi con cibi dal sapore dolce, amaro ed astringente, comunque cibi facili da digerire. Meglio evitare carni rosse, i sapori pungenti e tutti i cibi che incrementano Pitta Dosha.
Un occhio particolare è da riservare anche alle emozioni Pitta, come l’irritazione e la collera, che in questa stagione sono dietro l’angolo.