Vi faccio una domanda: cos’è per voi il “benessere”?
Benessere è chiaramente lo stato in cui ci troviamo quando stiamo “bene” e questo per molti di noi significa per lo più che non siamo malati.
Giusto? Si ..ma non è tutto qui.
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato una chiara definizione di salute, e dice:
“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità”
Questo significa che la salute o meglio il concetto di salute si estende e coinvolge gli aspetti fisici ( per la presenza o assenza di malattia) ma anche aspetti emotivi (quindi sono importanti le relazioni) aspetti sociali (quindi sono importanti la vita lavorativa economica e culturale) le condizioni naturali (quindi sono importanti l’ambiente e il clima)
in poche parole riassumendo possiamo dire che per tutto ciò che interagisce con l’uomo o meglio che condiziona l’esistenza dell’essere umano è importante capire se è un’interazione positiva o negativa.
Vi sembra una cosa ovvia?
Quello che noi tendiamo a fare sovente è considerare separatamente quello che ci accade nel corpo da quello che ci entra nella mente. Volendo fare un esempio banalissimo, ci curiamo per un bruciore di stomaco o per un fegato ingrossato e poi non riusciamo a fare una connessione con questo disturbo e lo stile di vita che conduciamo. Oppure se facciamo questo collegamento pensiamo che “tanto è inevitabile, devo tenermelo mica dipende da me…” e magari aggiungiamo anche “purtroppo..”.
Per usare una parola che fortunatamente si comincia a sentire più spesso diciamo che quello che ci manca è la “consapevolezza”
La “consapevolezza” è la chiave per modificare il nostro corpo.
Ma cos’è la “consapevolezza”?
Cito Deepak Chopra un medico indiano ayurvedico molto conosciuto anche in Italia per la sua divulgazione della meditazione che scrive sul suo libro “Il benessere totale” :
“In ogni persona esiste un luogo libero da ogni malattia, un luogo esente dal dolore, che non può invecchiare né morire. Quando si arriva là le limitazioni che tutti accettiamo cessano di esistere. Non sono concepibili nemmeno come possibilità. Questo è il luogo chiamato benessere totale.”
In questo luogo possiamo restarci per molto tempo o per poco, non ha importanza. Anche se rimaniamo per poco tempo questo determina senz’altro un cambiamento.
Proviamo a chiederci perché ad esempio se molti di noi hanno il virus della varicella “addormentato” nell’organismo solo alcuni sviluppano in certi momenti della vita il doloroso “fuoco di Sant’Antonio”?
Nel libro ci sono moltissimi altri esempi ma mi ha colpito quello di una donna molta anziana che rispondendo a chi le chiedeva come facesse a rimanere così lucida e in salute dice: “Vi sembrerà una follia, ma la mia attitudine è questa: io non invecchierò e non morirò mai”.
Se pensate sia irragionevole provate a pensare a quante persone che si preoccupano continuamente delle malattie ne sono in realtà una facile preda.
Cito sempre Deepak Chopra:
“Il segreto del benessere totale dunque è che bisogna sceglierlo. Si può avere solo la salute che si ritiene possibile.”
Per migliorare il livello di salute e benessere occorre una conoscenza nuova che si basi su una conoscenza più profonda della vita.
Una sorgente unica di questa conoscenza è un sistema di medicina preventiva e di cura che si chiama Ayurveda.
L’Ayurveda (antichissima scienza medica indiana di 5000 anni fa) da Ayus “vita” e Veda “conoscenza” ci spiega come controllare la nostra vita senza interferenze della malattia e della vecchiaia.
Il principio guida dell’Ayurveda è che la mente esercita un’influenza fondamentale sul corpo quindi la libertà dalla malattia dipende dal rapporto con la nostra autocoscienza in modo da condurla all’equilibrio successivamente esteso al corpo.
Questa “consapevolezza” più che una difesa immunitaria crea un alto stato di salute.
L’Ayurveda ci dice che noi siamo fatti di una parte fisica e di una parte non fisica. Anche in Grecia gli antichi chiamavano “psiche” e “soma” la mente e il corpo.
L’Ayurveda ci dice che questa parte fisica e parte non-fisica non possono essere divise o essere approcciate separatamente perché sono indivisibili e strettamente unite.
Quindi cosa significa?
Che questo concetto ci riporta alla definizione di prima, ossia che noi se vogliamo stare bene dobbiamo sapere che possiamo fare approcci “corpo-mente” per collegarci consapevolmente con le nostre cellule ed influenzare così il funzionamento dei nostri organi e dei nostro tessuti.
Oggi anche la fisica ci viene in aiuto e ci sostiene con quella che Deepak Chopra chiama la “meccanica quantica del corpo”.
Dalla fisica sappiamo che la base della natura risiede nel livello quantico, e il quanto (detta anche “particella di Dio”) è una unità di materia o energia infinitamente più piccola della molecola o dell’atomo e a questo livello la materia e l’energia sono interscambiabili, sono vibrazioni invisibili che diventano materia.
L’Ayurveda dice che anche il corpo umano è così, dapprima prende forma con delle vibrazioni intense che avviano il processo di agglomerazione tra impulsi energetici e particelle di materia.
E questa meccanica quantica è alla base di tutto il nostro corpo, pensieri, emozioni, proteine, cellule, tessuti e organi.
La “Consapevolezza” è la capacità di percepire queste minime vibrazioni grazie all’incredibile sensibilità del nostro sistema nervoso.
Il potere che si rende disponibile a livello quantico è infinitamente grande e, che ne siamo coscienti oppure no, noi siamo responsabili della creazione del corpo in cui viviamo.
Ecco che semplici pratiche yoga e di meditazione ci aiutano ad attivare la meccanica quantica del nostro corpo e diventano basilari per salvaguardare la salute. Questo perché a livello quantico nessuna parte del corpo vive separata dalle altre.
L’Ayurveda è il sistema, è la tecnologia per contattare il livello quantico dentro di noi e il silenzio è la chiave della meccanica quantica del corpo, un silenzio organizzato che ci permette di vedere e percepire il nostro corpo come un fluire di intelligenza e di impulsi che creano e controllano diventando il nostro corpo fisico.
Il segreto è che tutto nel nostro corpo può essere cambiato con l’intenzione.
Se comprendiamo questo ci troviamo di fronte la possibilità che siamo noi a sceglierci le nostre malattie, non consapevolmente e a livello inconscio senz’altro ma se possiamo fare questo dovremmo anche essere in grado di controllarlo.
Questo continuo flusso mutevole è controllato dal sistema corpo-mente e su questo l’Ayurveda può metterci in condizioni di controllare la nostra salute.
Per arrivare in questo luogo chiamato “benessere totale” l’Ayurveda ci dice tre cose:
- per prima cosa dobbiamo conoscere il programma con il quale siamo nati, ossia la nostra prakruti, come la natura intende farci vivere e come il nostro corpo da solo riconosce ciò che gli fa bene da ciò che gli fa male cercando il proprio equilibrio. Conoscere i punti di forza e debolezza ci permette di mantenere la salute e prevenire le malattie.
- L’Ayurveda già migliaia di anni fa ha sviluppato un sistema di “tecnologia interiore” che opera ai livelli profondi della consapevolezza, la meditazione come strumento per rimuovere gli ostacoli alla salute
- poiché il benessere dipende dal perfetto equilibrio l’Ayurveda ci dice che tutto ciò che mangiamo, diciamo, pensiamo, facciamo, vediamo o sentiamo ha un’influenza sulla nostra salute. Quindi l’Ayurveda ci propone alimentazione, trattamenti, attività giornaliere e stagionali specifiche per la nostra natura per correggere gli squilibri e prevenire quelli futuri.
Cinzia Conte Tecnico in AYurveda cell 3343663523